Descrizione Progetto
Le prime attività del Consorzio sono rivolte alle procedure di gestione del personale della Regione Piemonte e degli enti ospedalieri, e successivamente degli Atenei e degli enti locali: nel 1979 il CSI elabora stipendi automatizzati per 28.000 dipendenti pubblici.
Si consolida subito una struttura stabile per l’attività didattica rivolta alla pubblica amministrazione e già nel 1979 sono organizzati 44 corsi diversi per un totale di 1.000 ore di lezione.
Oltre 100 istituti universitari si servono, a tariffe di favore, dei mezzi di calcolo del CSI. Nel 1984 il Comitato Scientifico del Consorzio assegna 100 milioni di lire di uso gratuito del calcolatore per la ricerca scientifica, l’equivalente di mezzo miliardo alle normali tariffe di mercato.
Con la creazione dell’anagrafe degli assistiti, il servizio sanitario piemontese può risparmiare 2 miliardi di lire in un anno, solo grazie alla bonifica dei dati duplicati ed errati.
Nel 1981 nasce il periodico aziendale Nuovi Strumenti.
All’inizio degli anni ’80 la pianificazione territoriale piemontese comincia a utilizzare la cartografia digitale. Le carte le fa il computer e il CSI produce, tra le prime, la “Carta della capacità d’uso del suolo” e la “Carta forestale”. Il Laboratorio Cartografico del CSI avvia lo sviluppo del Sistema Informativo Territoriale e Ambientale, una delle prime esperienze nazionali.
Nel 1985 si inaugura il Laboratorio di Intelligenza Artificiale, che studia il linguaggio naturale, i sistemi di supporto alle decisioni aziendali e la formazione del personale. Qualche anno dopo nasce il Laboratorio Informatico di Statistica Avanzata, che permetterà di realizzare i primi Data Warehouse degli enti e le applicazioni di Business Intelligence premiate in molte occasioni.
Nel 1991 viene installato al CSI il super calcolatore CRAY, elaboratore vettoriale integrato con le strutture di calcolo del Consorzio e con quelle di Politecnico e Università. Torino diventa così sede di uno dei pochi centri di supercalcolo in Italia.